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UE: le dichiarazioni sulla riforma delle concessioni balneari

Da tempo il sistema delle concessioni balneari in Italia è preso di mira dalle autorità europee che ne hanno richiesto a gran voce un adeguamento a quelle che sono le norme comunitarie. Dopo un gran parlare, andato avanti per anni, di Direttiva Bolkestein e affini la riforma delle concessioni balneari italiane è stata approvata all’unanimità.

Nello specifico, dal 15 Febbraio 2022 il Consiglio dei Ministri ha recepito a pieno tutte quelle che sono le direttive europee in materia andando a rendere congrua la normativa italiana.

Questo ha posto, almeno per il momento, la parola fine alla lunga diatriba tra Italia e UE su questo argomento che era diventato una vera e propria spina nel fianco per il nostro Governo.

La riforma sulle concessioni balneari del Governo Draghi ha immediatamente portato con sé una risposta da parte dell’UE. Del resto la richiesta di modifica dell’ordinamento veniva proprio da lì. Quali sono state le prime dichiarazioni sulla riforma delle concessioni balneari? Ecco le parole degli esponenti UE in merito.

Le dichiarazioni sulla riforma delle concessioni balneari da parte dell’UE

Già da giorni prima dell’approvazione della riforma e delle relative modifiche non erano mancate le parole di Paolo Gentiloni. Il commissario europeo all’economia aveva, infatti, rilasciato delle dichiarazioni sulla riforma delle concessioni balneari in Italia.

Le sue parole erano ben chiare. Gentiloni aveva sottolineato che “non è che occorra rivedere molte norme. La soluzione che la Commissione indica da tempo è abbastanza semplice: riassegnare tramite gare le concessioni esistenti, facendolo in maniera da tenere conto degli investimenti fatti finora”.

Sulle gare aveva aggiunto che è importante che siano fatte “senza favorire soggetti rispetto ad altri, o un modello di gestione rispetto ad un altro. Un conto è tenere conto degli investimenti e delle ricadute sociali, un altro conto è favorire questo o quel soggetto rispetto alla concorrenza”.

Ed è proprio su queste basi che ci si è mossi e che si è portata avanti questa tanto agognata riforma. Ricordiamo che il via libera alle gare sulle concessioni balneari partirà dal 1° gennaio 2024 e sarà contenuto in un emendamento al DDL Concorrenza.

Come si legge in una specifica nota stampa di Palazzo Chigi la proposta di emendamento in questione ha come obiettivo quello di puntare al costante miglioramento della qualità dei servizi con un notevole beneficio per i consumatori. Non solo. L’altro obiettivo è quello di valorizzare i beni demaniali. Sarà utile ricordare che, come detto in precedenza, le concessioni in essere saranno valide sino al 31 Dicembre 2023. 

La questione rimane tuttora terreno di scontro e di dibattito. Di certo, però, il Governo italiano si è mosso nella direzione richiesta dall’UE in materia di concessioni balneari e di assegnazione delle stesse.

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