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Salvamento in mare: le novità sulla professione

Nelle ultime settimane si parla spesso di salvamento in mare. Del resto, quella degli addetti al salvamento in mare è un ruolo fondamentale all’interno degli stabilimenti balneari e non solo.

L’addetto al salvamento in mare ha l’obbligo di supervisionare e monitorare le attività acquatiche, andando a tutelare l’incolumità dei bagnanti in mare. Un compito decisamente importante che, in questo 2022, porta con sé delle novità.

Novità 2022 sul salvamento in mare

Il 2022 è un anno di grande fermento per gli stabilimenti balneari e questo vale anche quando si parla di salvamento in mare. La figura del bagnino è da sempre fondamentale in uno stabilimento balneare ed è per questo che le novità introdotte sono state accolte con gioia dal settore.

La maggiore novità riguarda la formazione degli addetti al salvamento in mare. Dal 1° Gennaio 2022 è entrato in vigore il Decreto 206/2016 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti volto a normare l’individuazione dei soggetti autorizzati alla tenuta dei corsi di formazione al salvamento in acque marittime, acque interne e piscine. Il rilascio delle abilitazioni a svolgere l’attività eram infatti, un argomento di grande discussione.

La formazione dei bagnini, fino a quest’anno, era stretta in alcuni vincoli che sono stati spazzati via. In base alla normativa in vigore nel periodo precedente Fin, Sns e Fisa erano di fatto gli unici soggetti autorizzati a formare gli addetti al salvamento in mare.

Un vero problema alla luce di quella che era la normativa sulla concorrenza. Già da tempo l’Autorità Garante della Concorrenza spingeva affinché il Ministero dei Trasporti andasse a colmare delle lacune legislative tali da impedire l’ingresso sul mercato di nuovi operatori. Stiamo parlando del 2015 e da quel momento sono passati ben 7 anni.

Il sistema che si era venuto a creare non era aperto alla concorrenza e ora questo vincolo è decaduto. Il mercato della formazione per gli addetti al salvamento in mare sarà più aperto e questa è un’ottima notizia poiché un numero crescente di aspiranti bagnini potrà scegliere come formarsi.

La figura del bagnino: perché è importante la formazione per il salvamento in mare

Per il salvamento in mare la formazione è fondamentale. Questo perché i compiti dei bagnini sono tanti e altrettante sono le responsabilità con cui si trovano a fare i conti.

Innanzitutto i bagnini sono chiamati a monitorare spiagge e piscine e a tenere sotto controllo un’area definita. Devono, quindi, prestare attenzione a molti dettagli, nonché ai pericoli e alle possibili infrazioni. Sempre nell’ottica della protezione dai pericoli devono controllare le condizioni ambientali e del mare e impedire ai bagnanti di entrare in acqua se queste sono sfavorevoli.

Inoltre, gli addetti al salvamento devono applicare le procedure di sicurezza e devono salvare gli utenti in difficoltà quando necessario. Questi sono solo alcuni dei compiti per i quali devono essere formati e tutti richiedono una preparazione puntuale e intensiva. Prima di arrivare sulla spiaggia di uno stabilimento balneare l’addetto al salvamento deve studiare i rudimenti del soccorso e fare pratica così da poter svolgere al meglio la propria attività.

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