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Fumo in spiaggia: la normativa italiana

Fumo in spiaggia: quali sono le norme da seguire e da far seguire ai bagnanti e quali le sanzioni che vengono comminate a chi trasgredisce? Questo è un argomento di cui, puntualmente, si dibatte ogni estate e che ci porta a voler fare chiarezza.

Esiste, in Italia, un divieto di fumare in spiaggia? Iniziamo con il dire che non esiste una normativa nazionale sul fumo in spiaggia. Proprio per questo motivo diversi comuni italiani hanno scelto di introdurre una propria normativa volta a regolamentare il fumo in spiaggia. Oltre alle regole comunali sul divieto di fumare in spiaggia, segnaliamo anche che alcuni gestori degli stabilimenti balneari si stanno muovendo in tal senso.

Lì dove sono state individuate delle regole di divieto di fumo in spiaggia sono previste anche delle sanzioni valide sia nelle spiagge libere che negli stabilimenti privati.

Fumo in spiaggia: fa male alla salute e all’ambiente

Perché vietare di fumare in spiaggia? Perché il fumo di sigarette è deleterio sia per la salute che per l’ambiente. Considerando che una sigaretta ci mette 10 anni per decomporsi si capisce perché è importante che vengano rispettare delle regole, anche per tutelare un ambiente già messo a dura prova dall’inquinamento e dalla plastica.

Proprio per questo motivo sono sempre di più le amministrazioni comunali che stanno mettendo al bando le sigarette negli stabilimenti balneari e nelle spiagge libere. Tutto ciò serve per tutelare anche la salute dei più piccoli, di chi non fuma, delle donne in dolce attesa.

La normativa italiana sulle sigarette in spiaggia

Ma cosa prevede la normativa italiana sul fumo in spiaggia? Ad oggi, a livello nazionale non esiste una regola e un divieto. Questo significa che lì dove non ci sono divieti comunali, si può fumare in spiaggia. Sarà possibile farlo sia nelle spiagge libere che in quelle attrezzate e non ogni area delle stesse, anche sotto l’ombrellone o in riva al mare. Ricordiamo che oltre a delle delibere comunali possono vietare il fumo anche i gestori di uno stabilimento.

Nonostante la mancanza di una normativa specifica, ci si affida al buonsenso dei bagnanti. 

Recentemente molti sindaci italiani si stanno muovendo in tal senso, cercando di vietare il fumo di sigaretta fino a 10 metri dalla battigia. Rimane sempre valido il divieto di gettare mozziconi di sigaretta in acqua.

Dove vige il divieto di fumo in spiaggia in Italia? La lista dei comuni

Ecco la lista dei comuni italiani con divieto di fumo in spiaggia divisi per regioni:

  • Veneto: Bibione, Chioggia
  • Liguria: Lerici, Sanremo, Savona, Arenzano
  • Emilia Romagna: Cesenatico, Rimini, Ravenna
  • Marche: Pesaro, Sirolo, San Benedetto del Tronto
  • Abruzzo: Alba Adriatica
  • Lazio: Ladispoli, Sperlonga, Gaeta, Torvaianica, Anzio, Fiumicino
  • Puglia: Manduria, Porto Cesareo
  • Sicilia: Linosa, Lampedusa, Capaci
  • Sardegna: Olbia, Costa Smeralda, Sassari, Stintino, Cabras 

Le sanzioni per chi viola il divieto di fumo in spiaggia

Per chi trasgredisce le normative comunali in merito al divieto di fumo in spiaggia ci sono delle sanzioni.

Si parla, a secoda dei casi, di sanzioni dai 25 ai 500 euro. Si ha la possibilità di avere uno sconto del 30% se si paga la multa entro 5 giorni e questo è sancito dalla Legge 98/2013. Sarà il comando di polizia municipale a effettuare i controlli per valutare se ci sono delle violazioni.

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